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"Ritratti": il debutto discografico di Andy Micarelli

Presentato ieri presso la Libreria De Luca il disco del musicista, cantautore ed interprete teatino

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È stato presentato ieri sera presso la Libreria De Luca di Chieti il cd “Ritratti”di Andy Micarelli: l’artista teatino, al suo debutto discografico, ha regalato al pubblico presente alcuni estratti da questo suo lavoro.
“Un album fatto di storie, emozioni e stati d’animo”, come si legge sul sito ufficiale del musicista.
Il titolo ben fotografa lo spirito delle otto canzoni presenti, veri e propri ritratti del quotidiano, specchi della società di oggi che offrono spunti di riflessione trattando argomenti delicati e crudi, ma anche momenti di vita e l’amore.
Gli arrangiamenti sono di Elio De Pasquale, testi e musiche dello stesso Andy Micarelli e Antonio Cessari, quest’ultimo vero “deus ex machina” dell’intero progetto. Da ricordare anche la partecipazione del chitarrista Luca Mongia nello splendido assolo nel brano Il cielo e la vita.
Produzione, edizioni  e promozione del cd sono della Music Force, etichetta teatina sempre attenta a dare spazio anche alle giovani realtà locali.

Questa l’intervista ad Andy Micarelli, in esclusiva per Chietinotizie.

- Partiamo dal titolo del disco che così bene lo fotografa.
“Il disco è un insieme di ritratti, storie, spunti, avvenimenti belli e brutti. Le tracce contengono affreschi di vita quotidiana. C’è poco di autobiografico, magari solo in una canzone c’è qualcosa nello specifico, altrimenti potremmo parlare di racconti per tutte le altre”.

-La  copertina è particolare: davanti troviamo una stanza con un tuo ritratto e dietro la stanza con i titoli delle canzoni, quasi fossero proprio dei ritratti.
“Quando si estrae il cd dalla confezione è come se si andasse a prendere quei ritratti dalla parete della stanza per metterli nello stereo”.

-Antonio Cessari è una figura fondamentale in questo tuo progetto discografico: com’è nata questa collaborazione?
“Tutto è iniziato per caso: ci siamo conosciuti sulla rete, lui andava cercando un interprete che cantasse i suoi brani, pian piano ha scoperto che anch’io sono un cantautore. Ha fatto un grosso lavoro psicologico su me ed in questo mio lavoro ha dunque un’importanza fondamentale. I brani sono scritti da me, da lui ed anche  insieme. È una collaborazione totale”.

-Il tuo ritratto è, a mio giudizio, anche la canzone più bella del cd. Come nasce?
“È forse l’unico brano autobiografico perché descrive il mio lato un po’ timido ed introspettivo che si manifesta anche nelle sbagliate o giuste che, come tutti gli uomini, faccio nella vita. C’è però la figura della donna che assume un’importanza notevole che rispecchia il pensiero che aveva Petrarca dell’amore assoluto per una donna che era al di sopra anche di Dio stesso. La canzone è dunque una dichiarazione d’amore forte nei confronti della donna che si ama”.

-Il Cielo e la vita è un altro dei pezzi scritti da te.
“Il testo invita a riflettere perché il nostro mondo è sempre più globalizzato, alle volte le persone sono vicine ed in altre occasioni lontane fra loro, però di cielo ce n’è uno. Il cielo è come se facesse da soffitto al mondo, quasi ad unirci. È comunque una canzone rivolta alla persona che si ama, ma la tende a far riflettere”.

-Carolina tratta un argomento un po’ crudo e difficile …
“Parla di uno stupro, argomento sicuramente forte, il testo è molto diretto e racconta la vicenda di una ragazza violentata. Tra l’altro è il primo brano di Antonio Cessari da me interpretato”.

-Quanto ti hanno influenzato le tante esperienze musicali che hai avuto finora nel fare questo disco?
“ Sono state fondamentali. Come tutti, anch’io ho i miei modelli a cui ispirarmi. Da piccolo la mia famiglia mi ha fatto crescere con Franco Battiato e la passione per lui è aumentata nel corso degli anni, a tal punto da avere anche una cover band che riproponeva le sue canzoni. Si sentono questi spunti nel mio disco: ad esempio Il tuo ritratto è molto recitativa e l’ho composta scrivendo prima il testo e poi la melodia”.

-Come promozionerai l’album?
“Suonerò molto live ad anno nuovo, sicuramente ci sarò una seconda presentazione a Pescara a gennaio”.

-N’anema in pena  è cantata in duetto con Laura Di Pancrazio, vocalist dei Neb.
“È un brano in dialetto napoletano che racconta un amore impossibile fra due persone sposate. L’idea di Antonio Cessari è stata dunque di mettere insieme una voce maschile ed una femminile per dare risalto al pezzo. Colgo l’occasione anche per ricordare l’ottimo lavoro svolto da Elio De Pasquale per gli arrangiamenti di tutto l'album e da Luca Mongia autore di un meraviglioso assolo chitarristico in Il cielo e la vita”.

-C’è, fra le otto del disco, una canzone che senti più tua?
Il tuo ritratto perchè fra le tre che ho scritto è quella che mi ricorda dei miei momenti ed è anche la più vecchia, perché l’ho composta circa sei anni fa”.

-Per concludere, quanta soddisfazione c’è in te nel presentare il tuo primo cd a Chieti, la tua città?
“È una grande gioia per me: partire da casa è la cosa più bella che mi potesse capitare. Debuttare a casa propria è per un artista una soddisfazione unica ed anche un orgoglio. Spero che mi porti fortuna!”

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