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Interpellanza della deputata Annalisa Pannarale (SI) su abbattimento Palazzo Sirena

Il segretario regionale Licheri: "E' doveroso andare fino in fondo a questa vicenda sia politicamente che dal punto di vista procedurale"

Redazione
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"Di concerto con il Comitato "Risorgi Sirena" ci siamo messi a disposizione e tramite la nostra deputata Annalisa Pannarale (SI) abbiamo presentato un'interpellanza al Ministro dei Beni Culturali sull'abbattimento di Palazzo Sirena. Purtroppo ormai la demolizione è conclusa, ma la memoria non si cancella e riteniamo doveroso andare fino in fondo a questa vicenda sia politicamente che dal punto di vista procedurale". Lo fa sapere in una nota Daniele Licheri, Segretario Regionale di Sinistra Italiana. Di seguito il testo integrale dell'interpellanza.

La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dei beni e delle attività culturali del turismo  

Per sapere - premesso che: 

Palazzo Sirena è l’edificio storico più rappresentativo della città di Francavilla al mare (Chieti), simbolo antifascista di resistenza e rinascita della città dopo la brutale distruzione operata nel 1943 dalle truppe nazi-fasciste;
il complesso ha un'estensione di 1.800 metri quadrati, oggetto di donazione modale da parte dell’Azienda di soggiorno e turismo nei confronti del Comune di Francavilla, stipulata nel 1991, ed è costituito da due corpi: una parte realizzata tra il 1991 ed il 1995 attraverso un corposo investimento di 5 miliardi dei fondi europei ed una parte storica, costruita per la prima volta nel 1888, completamente rasa al suolo dai nazisti nel 1943 e ricostruita tra il 1947 ed il 1950;
i lavori di ricostruzione nel secondo dopoguerra furono affidati all'impresa esecutrice con il vincolo che fossero eseguiti anche da manovalanza reduce della guerra 1940 – 1943, delle guerre di liberazione nonché dai reduci dell’internamento;
palazzo Sirena è stato il primo edificio pubblico ricostruito dopo la devastazione della seconda guerra mondiale, e ha assunto dopo la tragedia della guerra la funzione di riscatto vitale della città e di cuore pulsante di socialità, aperto alla cittadinanza e ai turisti;
l'edificio sino al 2012 ha ospitato incontri ed iniziative culturali ed è stato sede della Biblioteca Comunale, svolgendo una fondamentale funzione di promozione sociale, culturale e turistica; 
in seguito, per scelta dell'amministrazione comunale, che ha ripetutamente espresso la volontà di abbattere la parte originaria dell'edificio,  lo storico palazzo non è stato più utilizzato ed ė stato abbandonato all'incuria, senza alcun intervento di manutenzione, nonostante uno studio sulla vulnerabilità dell'edificio, commissionato dall'amministrazione comunale nel 2014, avesse evidenziato l'ottimo stato di solidità e di conservazione strutturale, indicando persino una cifra minima di 150 mila euro per l'adeguamento del Palazzo alle normative vigenti;
una delibera di Consiglio comunale del 31 ottobre 2016, di approvazione delle linee di mandato del sindaco Luciani fa esplicito riferimento alla demolizione di palazzo Sirena;
nei mesi di novembre e dicembre 2016 il Comitato cittadino “Risorgi Sirena”, che dal 2012 si batte per la salvaguardia del valore storico, artistico e civile dell'immobile, e  Italia Nostra Pescara e Chieti hanno presentato due istanze alla competente Soprintendenza per l’apposizione del vincolo di tutela senza ottenere alcun riscontro; nel mese di febbraio 2017 hanno presentato una nuova istanza alla Soprintendenza di Chieti, al Segretariato regionale Abruzzese a L’Aquila, e al Ministero dei beni culturali;
in data 22 marzo 2017 la Soprintendenza dell'Abruzzo, sulla base della nota del 21 marzo della Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio del Mibact, ha avviato il procedimento per l'apposizione del vincolo di tutela di Palazzo Sirena, in ragione dell’indiscutibile valore testimoniale ed identitario;
ad oggi nè la Soprintendenza di Chieti ha comunicato alcun provvedimento decisorio definitivo in merito, nė il Segretariato Regionale si sono espressi entro il termine dei 120 giorni, scaduti il 19 luglio;
Italia Nostra ha promosso un appello per la difesa di questo simbolo rappresentativo della storia, della cultura e del vissuto stesso della città di Francavilla, raccogliendo amplissima adesione di cittadini e di  prestigiose voci della cultura e dell'architettura italiana;
in data 22 agosto 2017, difronte al rischio di avvio dei lavori di demolizione del palazzo ad opera dell'amministrazione comunale, la Soprintendente d'area Rosaria Mencarelli ha inviato una comunicazione al Sindaco di Francavilla nella quale, a norma della legge vigente e alla luce della mancata conclusione del procedimento per la verifica di interesse culturale su Palazzo Sirena, chiedeva di sospendere i lavori di demolizione nelle more dell'incontro tra la soprintendente e il sindaco del 30 agosto;
nello stesso giorno, dopo la ricezione della pec, contravvenendo ad ogni spirito di leale collaborazione istituzionale, e senza attendere il termine del procedimento di verifica dell'interesse culturale del bene, il sindaco ha avviato le opere di demolizione del Palazzo;

- se intenda verificare le responsabilità dei gravi ritardi degli uffici competenti nella conclusione dell'iter per il vincolo di tutela diretta su Palazzo Sirena, ritardi che hanno contribuito ad una accelerazione irresponsabile dei lavori di demolizione del bene pubblico, patrimonio comune della collettività di Francavilla e dell'Abruzzo;
- se non ritenga doveroso, per preservare il senso della memoria 
di un bene che ha incarnato il valore della rinascita post-bellica e antifascista e della speranza nel futuro, apporre il vincolo di interesse culturale sull'intera area su cui sorgeva il Palazzo;
- se sia a conoscenza delle intenzioni progettuali sull'area che in maniera scriteriata hanno indotto il sindaco a distruggere un pezzo fondamentale e simbolico del patrimonio storico e architettonico della città;
- se, di concerto con i ministeri competenti, non intenda verificare la legittimità delle scelte e della tempistica delle stesse messe in atto dall'amministrazione comunale di Francavilla al Mare.

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