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A Perano il primo Congresso Provinciale dei Popolari per l’Italia

Parteciperà all’incontro, in programma giovedì 1° giugno, il senatore Mario Mauro

Redazione
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Si terrà giovedì 1° giugno alle ore 16.30 all’Hotel Il Castello di Perano il primo Congresso Provinciale del Popolari per l’Italia della provincia di Chieti. Fare sistema per tornare a crescere, questo il tema dell’incontro al quale parteciperanno il Sen. Mario Mauro (foto), presidente nazionale del movimento e già Ministro della Difesa, membro del comitato dei Saggi di Napolitano per la riforma del Paese e Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo, l'avv. Gianni Bellisario, sindaco di Perano e responsabile organizzativo del Movimento, il dott. Vincenzo Niro, già presidente del Consiglio Regionale del Molise, consigliere regionale in carica e vicepresidente nazionale dei Popolari per l'Italia, insieme a diverse autorità provinciali e regionali.

Un ritorno alla politica tra la gente e per la gente, questo l’obiettivo del movimento che è ancorato ai grandi valori che costituiscono la tradizione viva del popolarismo e riformismo europeo ed italiano secondo i principi del Partito Popolare Europeo a cui aderisce, ponendo al centro la persona e con essa il diritto alla vita, la libertà, la giustizia e la dignità di ogni essere umano.

Il fulcro della proposta dei Popolari per l’Italia è la necessità di avere più Italia in Europa attraverso il rilancio della sovranità popolare, la vicinanza a bisogni e meriti, la sicurezza, l’integrazione, il lavoro, l'impresa, i giovani, la famiglia, la scuola, le banche ed il sistema tributario.

“Un'Europa dei popoli – spiega l’avv. Gianni Bellisario – che non potrà prescindere dalla comune tradizione giudaico-cristiana, ponendo sempre al primo posto i bisogni delle persone. I principi di sussidiarietà, solidarietà e giustizia sociale saranno il cardine della nostra proposta riformista, che sarà in grado di valorizzare sempre di più ciò che ci unisce e sarà capace di cambiare la Provincia di Chieti, l'Abruzzo, l'Italia e l'Europa per ripartire e tornare a crescere”.

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