Partecipa a Chieti Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Dopo i due basisti, i Carabinieri arrestano un componente della banda armata che assaltò un portavalori al Megalò

Condividi su:

I  Carabinieri del Nucleo Investigativo,  dopo l’arresto di due soggetti ritenuti a vario titolo responsabili dell’assalto a portavalori verificatosi il 30 aprile 2012 in Chieti,  hanno  arrestato in esecuzione di O.C.C. tale  L.P. , pregiudicato 33enne di Manoppello,  ritenuto uno dei componenti del commando. Come si ricorderà, quella mattina,  quattro  malviventi a bordo di una autovettura Audi di colore scuro, travisati ed armati di un fucile a pompa e di 2 pistole,  assaltavano un  furgone portavalori, in sosta all’esterno degli uffici amministrativi del Centro Commerciale “MEGALO’” di Chieti. Nella circostanza, tre dei quattro malviventi,  aggredivano  le due guardie giurate intente a caricare i sacchi contenenti denaro - poco prima prelevati dall’attiguo ufficio amministrativo – con esito negativo,  poiché  una delle guardie, nonostante minacciato di morte, con mossa fulminea riusciva ad entrare nel furgone portandosi i due  sacchi di denaro,  mentre l’autista,  rimasto a bordo,  contestualmente provvedeva a chiudere ermeticamente le porte del  blindato. Conseguentemente,  i malfattori,  aggredivano l’unica guardia  giurata rimasta all’esterno e,  dopo avergli sottratto la pistola (una Beretta Mod. 98/F), si davano a precipitosa fuga a bordo della citata Audi A/6.

A seguito delle successive indagini i  militari del dipendente Nucleo Investigativo,  il 27 ottobre del 2012 avevano già tratto in arresto – in esecuzione di O.C.C. emesse dal GIP di Chieti -   due soggetti  ritenuti responsabili, in particolare:

G. C. , classe 1968 -  per aver offerto al commando importante supporto, sia nelle fasi esecutive (trasportando gli autori all’interno del furgone della ditta – estranea ai fatti -  per il  quale lavora, che nelle fasi successive, provvedendo a recuperare l’autovettura abbandonata dopo la rapina ed a occultarla -  all’interno di un deposito in disuso - dopo averla personalmente  tinteggiata di colore grigio. Lo stesso, in un periodo successivo, nottetempo, dall’autovettura Audi A/6 – nel frattempo costantemente monitorata dai militari operanti -  prelevava un sacco contenente 2 passamontagna, una  parrucca bionda nonché giacche a vento e guanti di colore scuro. 

L. D. M. , classe 1963, imprenditore,  per aver offerto la propria autovettura , AUDI A6 di colore bianco - dopo averla privata del numero di telaio e tinteggiata di colore blue – denunciandone  il furto presso la Questura di Pescara.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook