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Slums Dunk, il racconto di Giuseppe Di Paolo dal Kenya

Il Responsabile del Settore Giovanile: "Esperienza toccante ed indimenticabile"

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Il progetto Slums Dunk è entrato nel vivo nel mese di giugno, in cui si sono svolte a Nairobi due settimane di corso che hanno visto protagonista, insieme a Bruno Cerella e ad altri qualificati istruttori, anche il Responsabile Tecnico del Settore Giovanile della Proger Chieti, Giuseppe Di Paolo.

Questo il racconto di Di Paolo, appena tornato dalla capitale kenyana: "E' stata un'esperienza toccante e assolutamente indimenticabile. Si sono creati rapporti splendidi con persone fantastiche, abbiamo cercato di dare un contributo importante ma ciò che abbiamo ricevuto, dal punto di vista umano, è stato ancora più prezioso. La prima settimana di corso è stata dedicata ai giovani che hanno intrapreso la strada per diventare allenatori di basket, mentre la seconda ha visto la partecipazione di tecnici che hanno già una discreta esperienza alle spalle, tra i quali ad esempio il vincitore dell'ultimo campionato kenyano e l'allenatore delle nazionali giovanili. Ogni mattina abbiamo lavorato sulle lezioni tecnico-pratiche, mentre i pomeriggi sono trascorsi con i ragazzi. Abbiamo coinvolto nel progetto il maggior numero di giovani possibile, con la speranza di aiutarli ad affrontare la vita nelle baraccopoli attraverso il basket. Il nostro sport dà possibilità di integrazione e formazione uniche, e l'obiettivo di crescita che questa iniziativa si pone è ora la costruzione di un campo di gioco proprio all'interno della baraccopoli e la creazione di una sorta di accademia che permetta di far giocare tutti, anche i meno fortunati. In tal senso sono già allo studio altri eventi da organizzare nel corso della stagione per raccogliere i fondi necessari, con il coinvolgimento di giocatori ed allenatori di altissimo livello come Ebi Ere, Giorgio Valli e tanti altri".

"Ci tengo a ringraziare - conclude l'allenatore biancorosso - tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di far parte di Slums Dunk, da Bruno Cerella, artefice del progetto, al Presidente Di Cosmo ed a tutta la Pallacanestro Chieti per il prezioso supporto, passando per i colleghi ed i ragazzi che hanno reso entusiasmante questa avventura".

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