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Chieti Sotterranea: recupero degli Ipogei Storici con Fondi UE Next Generation

Il Comune di Chieti approva progetto di manutenzione e valorizzazione dei tesori sotterranei grazie a un finanziamento di 592.927,17 euro

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Torneranno a nuovo splendore gli Ipogei della Chieti Sotterranea dall’enorme valenza storica ed architettonica.

Il comune di Chieti ha approvato il progetto esecutivo per la manutenzione e il recupero del Cisternone ottocentesco di Piazza San Giustino, l’ipogeo ipostilo di Piazza Valignani, l’Ipogeo di Porta Pescara, nonché il locale seminterrato di Palazzo D'Achille.

Lo stanziamento, sostenuto con i fondi dall’Unione Europea - Next Generation EU, a valere sul PNRR nell’ambito della Missione 5 - Componente 2 -Investimento/Subinvestimento 2.1: "RIGENERAZIONE URBANA”, è pari a 592.927,17 euro.

“Gli interventi sono quattro e tutti distribuiti nell’area del centro storico della città e puntano al recupero e alla manutenzione di strutture antiche e di grande valenza storica e culturale, perché appartengono alla rete archeologica e monumentale della Chieti Sotterranea” spiegano il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, il vicesindaco Paolo De Cesare e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Rispoli.

“Per quanto riguarda i lavori, - proseguono il primo cittadino e gli assessori - sono finalizzati a rendere questi ambienti nuovamente fruibili, cosa che non accade da anni e a esaltarne architettura e storicità all’insegna della sicurezza, perché possano essere frequentabili. Abbiamo voluto fortemente questo recupero e lo abbiamo condiviso con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio, come accade su tutto il patrimonio storico e archeologico della città, ci siamo attivati per trovare risorse affinché fosse possibile, in quanto riaprire gli ipogei attribuisce una valenza in più all’azione di manutenzione: quella turistica e culturale.”

“Già sede di occasionali visite guidate attraverso l’attività di associazioni private o di operatori pubblici, con questo progetto l’Amministrazione comunale – aggiungono i tre amministratori - intende potenziare la fruibilità di tali ambienti e, così, ampliare l’offerta turistica vera e propria della città, coinvolgendo un pubblico più vasto attraverso la “visita dell’ipogeo” concepita come esperienza visiva e sensoriale a tutto campo. Un’esperienza che intendiamo esaltare in modo innovativo, anche con dispositivi telematici a servizio del visitatore e con caratteri di unicità e di novità, permettendo così finalmente alla stessa città la conoscenza più consapevole di questo straordinario patrimonio rimasto per troppo tempo celato nel sottosuolo e, per anni, all’abbandono. “

Ferrara e i suoi assessori sottolineano come questi sia “lavori di riqualificazione per il miglioramento funzionale e dell'accessibilità, procederemo al cablaggio per le connettività a realtà aumentata, al miglioramento o la sostituzione dell’impianto elettrico e di illuminazione interna, a fornire gli ambienti delle dotazioni impiantistiche per il ricambio d'aria ove mancanti o da sostituire, nonché dei dispositivi meccanizzati o fissi per l'accessibilità in sicurezza per i disabili e si lavorerà a tutte  le opere di finitura di carattere edile che si renderanno necessarie, sotto la stretta sorveglianza di personale tecnico della Soprintendenza SABAP dell’Abruzzo.”

“Per l’intervento sull’Ipogeo Ipostilo di Piazza Valignani,  di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Chieti, - concludono Diego Ferrara, Paolo De Cesare e Stefano Rispoli -  è stato redatto un protocollo tra la Provincia e il Comune in cui l’Amministrazione Provinciale proprietaria mette a disposizione i locali perché siano parte integrante di una futura rete turistico/culturale di tutti gli spazi della Chieti Sotterranea ai fini di un accrescimento dell’offerta turistica in sé e anche di sviluppo economico complessivo del settore culturale cittadino e del suo indotto, mentre il Comune di Chieti, sempre con gli stessi obiettivi di valorizzazione del patrimonio storico sotterraneo, si occuperà della realizzazione concreta del presente progetto a valere della sopradescritta linea di finanziamento PNRR”.

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