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Covid-19, studio della Asl Lanciano-Vasto-Chieti sui guariti

Approfondimenti utili per la valutazione della fragilità dei pazienti esaminati che avevano contratto il virus nella prima fase

redazione
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Lascia il segno il Covid-19 nei pazienti guariti? Quali sono le loro condizioni?

A queste domande ha dato una prima risposta la Asl Lanciano Vasto Chieti mettendo in campo uno studio pilota di sorveglianza e valutazione clinica dei pazienti che avevano contratto l'infezione nella prima fase della pandemia. L'iniziativa è della Task force Covid-19, che ha voluto verificare la reale portata delle problematiche di salute segnalate dai pazienti esaminando una popolazione omogenea.

Sono stati così contattati 126 pazienti, intervistati sulle loro condizioni di salute e invitati a visita ambulatoriale, che è stata effettuata presso il Distretto sanitario di Lanciano da un medico Usca e uno specialista in Malattie infettive.

Hanno risposto alla convocazione 82 pazienti su 126, pari al 65%, in 25 hanno rifiutato la visita e 16 non sono stati rintracciati. Tra i pazienti che sono stati visitati in 38 hanno dichiarato di stare bene e non accusare alcun sintomo, 20 hanno riferito una generale stanchezza, 17 presentavano ansia e forme di disagio psicologico, 13 problemi respiratori e 12 disturbi di tipo neurologico.

Lo studio è stato utile anche per la valutazione della fragilità dei pazienti esaminati, che ha prodotto esiti differenti: alcuni hanno superato l'infezione da Covid-19 senza aggravare il proprio stato di cronicità, mentre ad altri il virus ha lasciato conseguenze che ne hanno aggravato la condizione. Per questi ultimi, dunque, sarà attivata una sorveglianza periodica a livello territoriale, anche grazie all'impulso impresso dalla Direzione Asl a tali attività, a partire dall'assegnazione di dieci operatori socio sanitari alle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e dall’attribuzione di altro personale che a giorni arriverà a integrare gli organici.

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