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Servizi territoriali tra criticità e opportunità

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Interessante incontro, tenuto nel pomeriggio del 12 dicembre, presso l’auditorium Palazzo dè Mayo di Chieti per discutere di Servizi territoriali tra criticità e opportunità.

Presenti: Sara Cappellone Presidente Associazione FormaMentis; Dario Verzulli Presidente dell’Associazione “Autismo Abruzzo Onlus”; Katia Leone Presidente Comitato Scuole Sicure e l’Ing. Michele Suriani moderatore e relatore sul ruolo delle Istituzioni nella gestione degli immobili pubblici.

L’ing. Suriani ha aperto l’incontro presentando i relatori e parlando delle difficoltà di adeguare gli edifici alle persone portatrici di disabilità che, nel momento del pericolo, subiscono un danno e un’esperienza traumatica superiore a chi riesce a gestirsi nel bisogno. Sarebbe auspicabile, ha detto, che tutti gli edifici ed in particolare quelli scolastici, fossero forniti di un certificato di idoneità sulle possibilità di evacuazione nel momento del bisogno.

Sara Cappellone, presidente dell’Associazione FormaMentis, ha parlato dell’esperienza fatta ad Atessa dove convivono situazioni logistiche e lavorative diverse per la particolarità del territorio che ospita residenti e lavoratori provenineti da altre città per raggiungere le molte fabbriche presenti sul territorio comunale.

Questa situazione ha creato disagi e a volte disgregazione ed è proprio per sopperire alle carenze gestionali delle persone presenti che l’Associazione FormaMentis ha cominciato il proprio lavoro con il principio base che “senza formazione non ci può essere informazione”.

Per portare avanti tale progetto, l’Associazione, ha coinvolto molte figure professionali e aziende nonché la stessa Confindustria che, come associazione di categoria, rappresenta molte industrie sul territorio.

“Viviamo in un momento di frenesia quotidiana, -ha detto Sara Cappellone-, che ci ha fatto dimenticare le priorità della vita e le regole per vivere la stessa con armonia e sicurezza”

Una consulenza educativa fatta da FormaMentis è stata proprio quella sull’uso del tablet e del cellulare che, di fatto, distoglie le persone e soprattutto gli adolescenti dall’attenzione sul quotidiano rendendoli distratti e informandoli, a volte, di fatti e cose estranei ad una vita di normale quotidianità dove il ruolo della famiglia è molto importante.

Dario Verzulli, con il suo intervento, ha parlato di un problema sempre più presente quale l’autismo. L’Associazione Autismo Abruzzo Onlus, da lui presieduta, ha come obiettivo far conoscere questa disabilità e soprattutto riconoscerla subito e non abbandonare quelle persone che crescendo vedono lesi i propri diritti di malati.

Già nel 1997 la Regione Abruzzo definì l’autismo come una malattia da curare riconoscendo per primis la persona che ne è affetta, ma per oltre venti anni nulla è stato fatto e la legge regionale, pur così avanzata, non ha prodotto risultati positivi. Risultati dovuti anche all’ignoranza degli stessi addetti delle strutture sanitarie pubbliche.

Ed è proprio la conoscenza delle leggi e dei propri diritti, fatta documentandosi e applicandoli, che è la vera chiave di volta per non diventare vittime delle stesse strutture sanitarie ed amministrative.

Ancora troppo pochi sono i centri nella Regione Abruzzo che possono aiutare le persone affette da autismo e, troppo spesso, non se ne conosce nemmeno l’esistenza costringendo intere famiglie a fare pellegrinaggi in tutta Italia senza poi ottenere nulla di più di quello che potrebbero ricevere sul proprio territorio.

Katia Leone, come genitore preoccupata di quanta superficialità e, a volte, indifferenza hanno le amministrazioni e gli stessi genitori, ha costituito un Comitato Scuole Sicure dove genitori, che hanno figli che frequentano le varie scuole, possono fare un’azione comune per far si che i Comuni e le Provincie, proprietari degli edifici scolastici, facciano azioni positive per mettere in sicurezza gli immobili.

I numerosi terremoti, degli ultimi anni, hanno fatto emergere un problema sommerso che riguarda molti edifici scolastici, costruiti senza le norme antisismiche, che ancora oggi, dopo tanti anni dalla loro costruzione, ospitano studenti di ogni età.

Troppi gli edifici scolastici fatiscenti sia per la vetustà sia per la mancanza dell’adeguata manutenzione che ospitano gli studenti chietini, abruzzesi e purtroppo di tutta Italia.

Poco si è fatto e pochi sono i progetti messi in campo per sanare questa situazione.

“Come possono i genitori, -si è chiesta Katia Leone., essere tranquilli a lasciare davanti il portone della scuola i propri figli con la consapevolezza della mancanza di sicurezza dell’edificio scolastico?”.

A questa giusta domanda nessuna vera risposta è stata data dalle Amministrazioni e organi politici del territorio.

Uno dei punti più importanti è sicuramente quello della evacuazione in caso di calamità, dove, i meno fortunati con disabilità, subiscono i maggiori danni.

Proprio dei progetti messi a disposizione a livello nazionale per l’edilizia scolastica esistente, ha parlato l’ing. Suriani. Ben 1606 sono gli edifici scolastici abruzzesi, ma solo per 15 di essi sono stati stanziati 47 milioni di euro per la messa in sicurezza.

L’indagine sulla vulnerabilità edilizia sarebbe la prima cosa da fare, perché solo così si avrebbe un vero, e concreto, quadro sulle carenze strutturali esistenti. Infatti, conoscere l’edificio, e sapere quali siano le azioni da mettere in campo per renderlo sicuro, può far si che il patrimonio edilizio esistente possa accogliere gli studenti presente e futuro della società.

Ha concluso l’incontro l’intervento di Federica Montanaro, Assessore del Comune di Casalincontrada, che ha parlato della grande attenzione che tutta l’amministrazione comunale, capeggiata dal Sindaco Vincenzo Mammarella, ha dedicato e dedica alle esigenze della popolazione molta parte delle somme del bilancio comunale destinandole al sociale. 

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