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Emergenza neve, Di Primio: "A Chieti serve l'Esercito". Scuole ancora chiuse

Appello del sindaco: "Non sappiamo più dove metterla. In 10.000 senza luce". D'Alfonso: "Ho parlato con il Ministro Pinotti"

Redazione
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"Oggi le emergenze sono la quasi impossibilità di continuare nello spazzamento, perchè non sappiamo più dove mettere la neve che stiamo togliendo dalle strade, e l'energia elettrica che manca a 10.000 nostri concittadini e che sta procurando per davvero grandi difficoltà anche per riscaldarsi". Così il sindaco di Chieti Umberto Di Primio parlando di una città che anche questa mattina è assediata dalla neve. Le scuole resteranno chiuse anche mercoledì 18 e giovedì 19 gennaio. Oggi sono chiusi gli uffici pubblici.

"Il problema lo possiamo risolvere soltanto iniziando a togliere la neve - ha aggiunto Di Primio - sto chiamando il corpo Forestale dello Stato perchè abbiamo bisogno di autorizzazioni per stoccare la neve: si tratta infatti di rifiuti speciali. Abbiamo necessità di entrare con i mezzi in città. Abbiamo chiesto il supporto dell'Esercito non per spalare la neve, ma perchè abbiamo necessità di rimuovere i cumuli".

Questa la risposta del governatore Luciano D’Alfonso: "Ho dettagliato al Ministro della Difesa Roberta Pinotti le ragioni della richiesta delle risorse umane dell'Esercito per liberare la viabilità della città di Chieti, la viabilità della città di Atri e la viabilità del Comune di Cellino Attanasio. La mancanza di spazi a causa dei cumuli di neve, nei centri urbani citati, impedisce la necessaria agibilità per le manovre operative dei normali mezzi di lavoro. Il Ministro della Difesa mi ha appena comunicato che il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha dato disposizioni per fare avvicinare da Foggia i mezzi e gli uomini occorrenti per le operazioni ritenute necessarie, a seguito di puntuale istruttoria tecnica dei Prefetti competenti".

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