"Non demonizziamo gli apparentamenti". E' quanto afferma in una nota il candidato sindaco del centrosinistra Luigi Febo, aggiungendo che "non li abbiamo certo inventati noi. Sono previsti e regolati dalla legge elettorale. Detto questo: è ovvio che dovendo affrontare un ballottaggio si cerchino i punti di contatto con le altre liste. Ed è questo quello che ho fatto. Nelle regole del gioco e alla luce del sole".
Va ricordato che Febo ha appena trovato l'accordo con Giustizia Sociale, il movimento guidato dall'ex vicesindaco Bruno Di Paolo.
Ma anche da parte di L'Altra Chieti-Sel si è registrata un'apertura: il candidato Enrico Raimondi, pur lasciando libertà di voto ai propri elettori, si è infatti detto pronto al "confronto con chi manifesta una seria disponibilità di fare proprie alcune proposte che abbiamo illustrato in campagna elettorale non solo in previsione del turno di ballottaggio, ma soprattutto in consiglio comunale”.
Raimondi parla altresì di "profonda differenza politica che mi rende distante da Umberto Di Primio" e di "giudizio altamente negativo che ho del suo operato da sindaco".
Febo, visibilmente soddisfatto, risponde affermando di "rispettare moltissimo la posizione e la dichiarazione di Raimondi" e di apprezzare "la sua chiarezza".

