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Prefettura Chieti: nessun obbligo di pubblicare Piani di Emergenza Esterna sul web

Sul sito istituzionale del Comune di Casalbordino presenti informazioni in varie sezioni

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L’esposto al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e alle procure di Vasto e Chieti presentato da Augusto De Sanctis, Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua Pubblica, ha tra i punti centrali i Piani di Emergenza Esterna degli stabilimenti rientranti nelle direttive europee Seveso in provincia di Chieti. L’attivista ambientalista ha sottolineato, tra gli altri punti, la non pubblicazione da parte della Prefettura dei Piani di Emergenza Esterna. 

Tra gli stabilimenti che rientrano nella normativa Seveso c’è la Esplodenti Sabino di Casalbordino. La questione era già stata sollevata, dal Forum e dal segretario nazionale di Rifondazione Maurizio Acerbo, dopo la tragedia del 21 dicembre 2020 della mancata pubblicazione dei piani sul sito web della Prefettura. Il 25 settembre l’associazione Dioghenes, che edita la testata nazionale WordNews.it, si è rivolta direttamente alla Prefettura via posta elettronica certificata. Mercoledì scorso è arrivata la risposta del prefetto Mario Della Cioppa che interviene anche sulla questione sollevata dal Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua Pubblica. «Non sussiste alcun obbligo di pubblicazione» dei Piani di Emergenza Esterna sul sito web istituzionale ha dichiarato il Prefetto. Aggiungendo che il piano della Esplodenti è stato «a suo tempo trasmesso, unitamente al decreto prefettizio di approvazione, a tutti i soggetti interessati» ed «è ostensibile, su istanza di parte» ai sensi delle leggi che regolano l’accesso agli atti e l’accesso civico generalizzato.

Sul sito web istituzionale del Comune di Casalbordino sono presenti tre sezioni inerenti le pianificazioni d’emergenza e l’applicazione del D.lgs. 105/2015 inerente le “aziende a rischio di incidente rilevante”. In queste sezioni oltre una serie di informazioni sui compiti dell’ente sono pubblicati la “scheda informativa sui rischi” (redatti dal gestore dell’impianto) e i piani di evacuazione di alcune attività economiche ricomprese nelle cosiddette “curve di isodanno” previste dalla normativa e altri approfondimenti tecnici e giuridici.

 

 

 

 

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