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Addio ad Alfredo Paglione, mecenate appassionato di bellezza

redazione
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Si è spento, all'età di 86 anni, nella sua abitazione di Giulianova, Alfredo Paglione, noto gallerista d'arte e mecenate, originario di Tornareccio,
 
Numerosi sono stati i premi e i riconoscimenti ricevuti da Paglione per la sua intensa attività culturale: Commendatore della Repubblica (1987), “Premio Majella” (1994), “Premio Aprutium”, decretato dal Consiglio Regionale (2002), “Premio Mecenate d’Abruzzo” (2003) e l’Ordine della Minerva dell’Università d’Annunzio nell’anno accademico 2014-15.
 
Nel 2006 è stato il fautore dell'apprezzata iniziativa  “Un mosaico per Tornareccio”, valorizzando l'arte nell'amato paese d'origine.
 
Qualche giorno fa, nel corso di un Consiglio comunale straordinario convocato al Teatro Marrucino, gli era stata conferita la Cittadinanza Onoraria di Chieti, ritirata per l'occasione dalla sorella.
 
"Se ne va un amico della città, oltre che un mecenate appassionato di bellezza. Chieti si unisce al cordoglio di tante città abruzzesi legate ad Alfredo Paglione e alla sua passione per l’arte - si legge in una nota del sindaco Diego Ferrara, del presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e dell'amministrazione della città capoluogo -. Come Amministrazione non dimenticheremo mai la donazione di opere contemporanee fatta alla nostra città, una collezione visitabile al secondo piano del Museo comunale Costantino Barbella e in nome della quale avevamo tributato, solo pochi giorni fa, a Paglione un pubblico grazie, attraverso il conferimento della cittadinanza onoraria. 
 
Grazie a lui, nel nostro museo abbiamo opere di Mirò, Orellana, De Chirico, Ortega, Campigli, Cantatore, Guttuso, Messina, Manzù, Marini, Sassu, Calabria per un totale di 101 tra tele a olio, a tempera, pastelli nonché sculture in bronzo. Sono molto di più che semplici regali, rappresentano la condivisione di una grande passione con una comunità intera da parte di una personalità che ovunque è andata non ha mai dimenticato la sua terra, facendola destinataria di tutto ciò che era riuscito a collezionare nella sua parabola vitale.
Lo ricorderemo con affetto per questo gesto e per l’amore che lo ha alimentato e ci stringiamo al dolore della sorella Maria che abbiamo avuto sul palco del teatro Marrucino, la settimana scorsa, per ritirare una cittadinanza che sappiamo lo aveva reso felice e che ha raccolto unanime il bene di tutto il Consiglio verso questo speciale personaggio della nostra regione, a cui saremo sempre e per sempre riconoscenti”.
 
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