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Mercoledì 5 novembre - La Parola del Signore

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Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. (Gv 15, 1-17)

La Parola di oggi vuole indicarci i criteri di scelta, che siano saggi e prudenti, e ci sollecita a calcolare, se usiamo le risorse necessarie, per vivere bene i nostri doveri quotidiani.

Gesù, attraverso le 2 parabole, chiede di farsi bene i conti e invita ad osare, a prendere sul serio la sua provocazione:

  • «Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto …»;
  • «...che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.»

Vuol essere un invito, anche a me e te, a confrontarci, con i nostri criteri di giudizio, e a rivedere il nostro modo di valutare gli eventi della vita. Dio ci dona la grazia di seguirlo in un cammino di fede che ci possono aprirci le porte della vera vita. E se imitiamo Lui neppure le delusioni o le paure o gli attaccamenti alle persone e alle cose, possono ostacolare questo percorso di vita vera, che può essere più o meno lungo, ma che se ci lasciamo guidare ci porterà all’eternità.
Ed io cammino come suo discepolo o presumo di poter fare da solo? Come attualizzo nella mia vita il seguire Gesù?

Signore, aiutami a correre sulla via della vita, che Tu mi indichi e che non mi lasci prendere dalle finzioni, fa che possa sempre correre con te, libera dal peso di tutto quello che non serve ad amare, ma portando con gioia la mia croce. Amen

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