Federmanager Abruzzo-Molise all’80° anniversario dell’associazione nazionale celebrato a Roma

Camplone: “Condividiamo il monito del presidente Quercioli sul rilancio della managerialità anche nelle piccole e medie imprese”

redazione
30/10/2025
Associazioni
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Grande adesione da parte di Federmanager Abruzzo e Molise alla celebrazione degli ottant’anni di Federmanager nazionale che ieri all’Auditorium della Conciliazione a Roma ha onorato tale traguardo con l’evento Orizzonti industriali, l’Italia che produce il futuro, che ha unito memoria storica, visione industriale e riconoscimento delle eccellenze italiane.

Presenti la presidente Franca Camplone con il consiglio direttivo dell’associazione territoriale, il past president Florio Corneli, il Gruppo Minerva Abruzzo e Molise, tutti gli organi sociali e molti iscritti abruzzesi. Importanti presenze del territorio anche alla mostra tematica inaugurata in occasione dell’assemblea, con la partecipazione di 25 tra le principali imprese italiane, con le abruzzesi De Cecco e Lazzaroni, con Ferrero, Eni, Leonardo, Fincantieri, Stellantis e Ferrari, un viaggio attraverso la storia e l’identità industriale del Paese.

 “È stato un momento importantissimo per l’associazione tutta e la managerialità che non si è limitato al tono celebrativo, ma ha tracciato una prospettiva precisa, quella di un’Italia che continua a costruire il proprio futuro sulla managerialità, sull’innovazione e sul valore del capitale umano – racconta la presidente Franca Camplone -, un racconto corale che evidenzia come l’eccellenza del made in Italy non sia solo frutto della creatività e della tradizione, ma anche della competenza e della visione dei suoi manager. Forte e condiviso dagli oltre duemila manager presenti anche l’appello del presidente Valter Quercioli che si propone di inserire nella contrattualistica dei dirigenti anche i quadri apicali dell’industria oggi gestiti dalle confederazioni sindacali degli operai. Insieme stiamo chiedendo che siano gestiti con lo stesso contratto nazionale.

Soprattutto in Abruzzo e Molise dove i quadri sono moltissimi e vogliono vedere riconosciuta la loro managerialità. Sono state fatte alla rappresentativa compagine governativa presente richieste importanti di supporto manageriale alle piccole e medie imprese, realtà non residuali, ma basilari perché hanno retto l’economia e il sistema Italia e i territori con la loro resistenza. Importante anche il tema fiscale, questa dimensione merita uno sviluppo vero, non può essere solo bancomat perché ha già pagato tanto in termini di tasse, rappresentando il 5 per cento della popolazione. Un piano straordinario per le oltre 20mila PMI nei prossimi dieci anni, con un investimento di 10 miliardi di euro complessivi, ha invocato il presidente Valter Quercioli nel suo intervento. È necessario raddoppiare il numero di imprese capaci di competere nei mercati globali e trainare l’intero sistema produttivo. Bello e forte anche il monito di un ritorno all’umanesimo da vivere in modo nuovo, con una nuova trasposizione dell’etica capace di mettere l’uomo e l’ambiente al centro anche nella costruzione della reputazione dell’azienda e delle sue azioni. Condividiamo pienamente i tre punti del documento finale con cui chiediamo al governo di: rafforzare previdenza complementare e sanità integrativa con maggiori deduzioni fiscali, introdurre misure fiscali a sostegno del welfare aziendale e restituire ai Fondi interprofessionali di formazione continua le risorse del prelievo forzoso.

Sul fronte previdenziale, l’associazione chiede inoltre una “perequazione equa” per i pensionati del management e unanetta separazione contabile tra previdenza e assistenza”. Vogliamo davvero essere un ponte tra impresa e Paese, portavoce della competenza, ma anche portatori di una cultura manageriale che è stata ed è ancora motore di progresso”.

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