Operazione antimafia: sequestrato un frutteto in provincia di Chieti a soggetti già denunciati e condannati per spaccio e altri reati

"Game Over", in azione reparti specializzati di Carabinieri e Guardia di Finanza

Alessio Di Florio
07/10/2025
Attualità
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È scattata a Pescara alle prime luci del giorno ieri mattina “Game Over”, una maxi operazione antimafia di Polizia di Stato e Guardia di Finanza in esecuzione del decreto emesso dal Tribunale di L’Aquila – sezione Misure di prevenzione in via d’urgenza.  La divisione anticrimine della questura di Pescara e i militari del locale nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza hanno sequestrato, ai sensi della normativa antimafia, a sei soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare di origine serba e di etnia rom.  beni immobili, beni mobili, quote societarie, patrimoni aziendali, terreni e autovetture, per un valore di un milione di euro. Tra questi un frutteto in provincia di Chieti.

I dettagli dell'operazione sono stati forniti durante una conferenza stampa tenutasi in Questura a Pescara. Questo il comunicato stampa emesso al termine:

«Il provvedimento, eseguito con il supporto della locale Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, scaturisce da una puntuale e articolata attività svolta dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pescara confluita nella proposta avanzata dal Questore di Pescara Carlo Solimene per l’applicazione della misura di prevenzione del sequestro dei beni finalizzato alla confisca, previsto dal Codice Antimafia, nei confronti di un nucleo familiare composto da 6 persone, legate da rapporto di parentela e di affinità. 

In particolare, sono finiti nel mirino della Questura e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza quattro appartamenti a Pescara, un frutteto in provincia di Chieti, quote societarie e interi patrimoni aziendali riconducibili a tre esercizi commerciali di cui due attivi nel settore della ristorazione e uno nell’abbigliamento e profumeria. Inoltre sono state sequestrate otto autovetture tra cui un suv Porsche e una Mercedes, nella titolarità dei sei soggetti o di familiari conviventi. 

L’attività condotta per oltre un anno, oltre ad evidenziare la particolare pericolosità sociale dei soggetti coinvolti, tutti denunciati e condannati nel corso degli ultimi anni per reati contro la persona, contro il patrimonio e soprattutto per reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ha consentito di ricostruire interi patrimoni illecitamente accumulati con i proventi delle attività delittuose nonché di documentare l’elevato tenore di vita dei medesimi nonostante la scarsa situazione reddituale. Il Tribunale di L’Aquila-Sezione Misure di prevenzione, condividendo in pieno le argomentazioni della Questura di Pescara e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha ritenuto sussistere tutti i presupposti per l’emissione, in via di urgenza, del sequestro preventivo dei beni finalizzato alla successiva confisca, rilevando, anche, la pericolosità sociale dei proposti e la prospettata sproporzione tra la capacità reddituale dei sei soggetti e il valore dei beni immobili, beni mobili e le società nella loro titolarità. L’analisi dei dati forniti e la progressione criminosa di ciascuno dei proposti inducono a considerare che ci si trovi di fronte ad un’articolata organizzazione particolareggiata dall’appartenenza al medesimo gruppo familiare».

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