Filosofia delle piante: la conferenza di Mancuso in Abruzzo

L'intervento del docente universitario e botanico nell'incontro organizzato presso l'Università di Chieti

Fabrizio Giuseppe Carretta
07/03/2024
Attualità
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“Ridare alla natura i suoi spazi”. Si è tenuto venerdì 16 febbraio, presso l'auditorium del Rettorato nel Campus di Chieti, organizzata dall'Università degli Studi “Gabriele D'Annunzio” di Chieti-Pescara e in collaborazione con Europe Direct di Chieti, la conferenza curata dal docente Oreste Tolone che ha visto protagonista Stefano Mancuso, botanico, docente universitario presso Firenze e direttore del Laboratorio Internazionale di Etologia vegetale.

Al centro del convegno un problema di grande attualità, ovvero il cambiamento climatico. Durante l'incontro, Mancuso ha illustrato, con l'ausilio dei dati a disposizione, diverse tematiche sempre riferite al contesto della salvaguardia del nostro pianeta: dall'Amazonia come foresta primordiale alla diminuzione del verde in Europa, dal numero di alberi distrutti ("2 milioni negli ultimi due secoli", evidenzia il docente) al superamento dei livelli limiti dello smog e delle temperature, fino ad arrivare al confronto di intelligenza tra uomo e natura.

Mancuso sottolinea come l'uomo stia cercando di trovare soluzioni tecnologiche al problema senza essere accorto di quanto le piante possano esserci d'aiuto. Piantare gli alberi, infatti, ci aiuta a ridurre le quantità di anidride carbonica nell'aria, oltre a fornire una casa agli animali, regolare la temperatura (attraverso l'ombreggiamento) e fungere da schermo contro il rumore.

Viene messa in risalto, inoltre, la storia di Eunice Foote, scienziata e attivista statunitense  che, nel 1856, utilizzando alcuni cilindri di vetro, dimostra la pericolosità dell'anidride carbonica nell'atmosfera e del conseguente aumento di temperatura.

Mancuso parla, infine, della possibilità di utilizzare “City Pears” in modo da avere la possibilità visualizzare coppie di città, una ai giorni nostri e una tra cinquant'anni, che avranno la temperatura simile. A concludere l'incontro, le domande dei presenti.

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