Sabato 2 Febbraio torna in scena la grande musica al Fictio di Chieti .
Questa volta è il turno del chitarrista abruzzese Simone Agostini, attualmente impegnato nella produzione del suo secondo lavoro discografico. Il primo disco, dal titolo “Green”, ha ottenuto grandi riscontri nazionali nella critica di settore e non solo. Agostini torna dunque al Fictio dove è di casa ormai da anni...
Lo incontriamo per strappargli qualche anteprima ...
-Da “Green” ad oggi. Le prime grandi differenze nella musica di Simone Agostini
“La differenza è nel tempo. Alcuni brani di “Green” iniziano ad avere dieci anni. in questo lungo periodo sono tante le esperienze significative che mi hanno portato ad essere la persona che sono oggi, non solo musicalmente parlando. Sicuramente sono maturato e cresciuto anche come musicista, anche se delle volte ho nostalgia del Simone più acerbo e intuitivo che ero qualche anno fa. Lo spirito di “Green” è più “sbarazzino”, soprattutto nelle composizioni più datate. Adesso mi sento musicalmente più riflessivo e molto più attratto dai “suoni del mondo”. Penso però che la musica rifletta quello che siamo come persone nel momento in cui la scriviamo. Spero di poter sempre vivere intensamente la vita come ho avuto modo di fare fino ad oggi”.
- Fictio … un po' casa di tanti artisti e sicuramente anche la tua. Regalerai qualcosa di speciale per questa nuova occasione di suonare lì?
“Decisamente casa mia! Non credo ci sia luogo dove mi sono esibito più volte in vita mia e per questo non posso non ringraziare Massimo e Lorena dell’immensa stima e fiducia che mostrano puntualmente nei miei confronti. Il Fictio è una realtà preziosissima per Chieti e per l’Abruzzo: uno dei pochissimi posti dove si continua a dare precedenza alla qualità senza scendere a compromessi. Generalmente un paio di giorni prima del concerto al Fictio mi balza sempre in testa qualcosa da fare per l’occasione. In passato usavo cantare un pezzo (chi mi conosce sa che non lo faccio mai nei miei concerti), lì mi sento veramente a casa e mi piace l’idea di poter dare un tocco più friendly alle mie esibizioni. E poi diciamocelo chiaramente: al Fictio mi hanno sentito così tante volte che bisogna rinnovarsi per forza almeno un po’!”
- Sappiamo che ultimamente la componente autorale sta avendo una parte importante nella tua carriera. Da poco hai finito un corso importante a Roma con la direzione di Ennio Morricone. Quindi questo nuovo disco cosa ci regalerà? Solo chitarra oppure qualche special guest particolare?
“Ad oggi la mia capacità di fare musica “autonoma” è fortemente legata alla mia chitarra. La musica di commento per immagini è qualcosa a cui mi sto dedicando e per cui sento una naturale predisposizione, ma alla cui scrittura mi approccio in modo molto differente rispetto alle composizioni per sola chitarra. La musica necessita di quelle sfumature e di quei dettagli che sinceramente senza chitarra non sarei in grado di esprimere. In programma ci saranno sicuramente delle collaborazioni interessanti, come accaduto per “Green”, ma per scaramanzia preferisco aspettare che si concretizzi tutto prima di parlarne”.
- Quale sarà la risposta al celebre brano "A25"?
“ Quel brano ad oggi resta una grande intuizione. Lo reputo però un po’ acerbo a livello compositivo, ma con una energia intrinseca straordinaria.
È stato scritto 10 anni fa o anche più, quando di chitarre acustiche soliste trattate con dosi massicce di effetti se ne sentivano poche. Nei primi anni non ne avevo colto le potenzialità, poi col passare del tempo ho iniziato a realizzare che il brano continuava a non “suonare datato”. “A25” è stato anche il frutto di un lungo studio durato più di un anno sulle possibilità ritmiche che poteva offrire un delay, insomma dire che sto cercando una risposta ad "A25" mi metterebbe in un guaio, ma ovviamente semmai dovessi comporre qualcosa con quella stessa energia ne sarei felicissimo”.
Il Fictio Club di Chieti è ormai un teatro stabile per la musica e l'arte in generale della nostra città. Attivo da oltre 30 anni ha visto passare artisti del calibro di Guccini, Herbie Hancock e moltissimi altri. Siamo stati così stuzzicati dalla voglia di strappare qualche curiosità a Massimo Silvano che insieme a Lorena Orlandi porta avanti quella che è da tanto tempo una realtà live di riferimento per la nostra città.
-Il Fictio è forse una delle realtà live più "antiche" di Chieti. Oggi forse la parola d'ordine è "SOPRAVVIVERE" a questa grande crisi. La vostra ricetta?
“Siamo convinti che non esistano ricette per far fronte ad una situazione che non è una delle più facili; il momento è quello che è, lo conosciamo bene. Pensiamo che ancor più di prima si debba puntare sulla qualità e soprattutto ci si debba differenziare da tutto ciò che offrono la maggior parte dei locali, che per ciò che riguarda l'offerta musicale live, tendono all'omologazione: se ti guardi attorno senti cover band, karaoke e cose del genere. Sicuramente una scelta rispettabile, ma non necessariamente condivisibile, almeno da noi! C'è infatti una interessantissima realtà musicale che di fatto ha pochi spazi per esibirsi. Bisogna solo amarla ed intercettarla e posso assicurare che c'è tanta gente che la pensa così!”.
- La scena Teatina e in generale Abruzzese. Secondo voi cosa c'è davvero di sbagliato e qual è invece la grande risorsa su cui puntare?
“Nella scena Abruzzese non c'è nulla di sbagliato anzi c'è una bellissima realtà musicale. Ci sono gruppi interessanti che abbiamo avuto modo di ospitare in questi dieci anni di attività (almeno per quanto riguarda la nostra gestione), artisti che oggi sono conosciuti a livello nazionale ed internazionale come Tony Pancella, Michele Di Toro, Paolo Giordano e tanti altri. Certo, se qualcosa non va è altro! A Chieti per esempio ci sono strutture, teatri inutilizzati, amministratori che non hanno mai valorizzato le potenzialità che oggettivamente nel nostro territorio esistono, ma non facciamo polemiche. Siamo convinti che una città debba essere viva attraverso mostre, presentazione di libri, incontri di poesia, concerti serali, con un occhio attento alle nuove proposte locali e non, e l'altro di riguardo verso indiscussi monumenti del panorama artistico italiano o straniero. Il Fictio in questi anni ha cercato di fare questo con grande passione ma anche con tanti sacrifici e continua a farlo, anche grazie al riscontro positivo dei suoi frequentatori a cui diamo tutto il nostro ringraziamento”.
- Cosa dobbiamo attenderci dal FICTIO in questo 2013?
“Quest'anno abbiamo già iniziato molto bene ospitando oltre a vari artisti locali, cantautori come Fasano, Lega, Ongaro, Zibba e tanti altri, quasi tutti provenienti dal “Tenco” peraltro.
Di fatto il Fictio ha la prerogativa di essere, benché un piccolo spazio, un luogo dalle grandi risorse tanto da catturare l'attenzione di curiosi di passaggio che spesso diventano assidui frequentatori. Un locale che abbina la formula consolidata del circolo letterario a quello di laboratorio artistico permanente. È nato infatti con questo intento e speriamo tanto di continuare in questa direzione con lo stesso entusiasmo.
Proprio per tornare al concetto di artisti e musica del nostro territorio, ospiteremo ancora una volta questo sabato il grande Simone Agostini che sta avendo anche ottimi riscontri a livello nazionale: un grande chitarrista di Chieti ma soprattutto un grande amico del Fictio".
Appuntamento allora per SABATO 2 Febbraio con SIMONE AGOSTINI e poi SABATO 9 Febbraio con DOLA J. CHAPLIN.
Le prime indiscrezioni ci dicono che per la festa della donna avremo live la grande Pilar.