Formiche a pranzo a scuola, proteste a Chieti

Il fatto nel primo giorno di mensa nella scuola primaria

Alessio Di Florio
06/10/2022
Attualità
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L’anno scolastico è ormai entrato in piena attività, le lezioni sono ricominciate da oltre un mese in tutte le scuole abruzzesi. E sono ripartiti anche i vari servizi, tra cui le mense. Un inizio travagliato per la scuola primaria Tricalle di Chieti. Lo scorso 3 ottobre, primo giorno in cui la mensa era attiva,  nella pasta servita ai bambini sono state rinvenute delle formiche. La notizia è stata riportata dall’Ansa Abruzzo.

Indignata la reazione della consigliera comunale di Azione Politica Serena Pompilio che ha preannunciato la presentazione di un’interrogazione in consiglio comunale. “È possibile tutto questo? Dove sono i controlli che l’assessore alla pubblica istruzione Teresa Giammarino aveva assicurato? Dopo che la mensa è partita in netto ritardo addirittura si trovano formiche nelle pietanze?” le domande che la consigliera pone alla giunta guidata dal sindaco Diego Ferrara e alla delegata all’istruzione Giammarino. Pompilio sottolinea che, nonostante le sue richieste, “nessun documento è stato consegnato in relazione ai controlli svolti sulla qualità del servizio”. Dopo aver rimarcato che la mensa scolastica “è partita in netto ritardo” l’esponente di Azione Politica chiede, con l’interrogazione in consiglio comunale, che vengano forniti chiarimenti “in tempi brevissimi vengano svolti i controlli promessi atti a tutelare la salute dei nostri bambini ed a garantire la qualità del servizio offerto”. 

L’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino all’Ansa definisce quanto accaduto una “svista” aggiungendo che “sicuramente il pasto non è stato preparato con le formiche”. Secondo l’esponente della giunta Ferrara “può darsi che qualche formica, come può succedere in casa e in ogni ambiente, si sia infilata” considerando che la scuola primaria Tricalle “è un plesso immerso nel verde, pieno di alberi”. Giammarino ha aggiunto di aver ricevuto solo commenti positivi dai genitori dei bambini per pasti buoni, sicuri e puliti e che nessun “disguido” è avvenuto negli altri plessi. 

L’assessore all’istruzione, dopo aver ricevuto la notizia, ha reso noto di essersi attivata per verificare quanto accaduto (di cui, ha dichiarato a Il Centro, non ha “prove certe su ciò che” è stato riferito) insieme alla commissione mense del consiglio comunale. L’appalto per la mensa scolastica è affidato alla ditta Ladisa ma pende un ricorso amministrativo su cui il TAR Abruzzo dovrebbe esprimersi il 14 ottobre. 

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