
Quando si ha intenzione di vendere casa, sono diversi i documenti con i quali si ha a che fare. Tra questi, rientrano la planimetria e la visura catastale. Capita spesso, erroneamente, di pensare che siano simili. Non è affatto vero! Nel caso della planimetria catastale si ha a che fare con il disegno tecnico - realizzato quasi sempre in scala 1:200 - di un immobile regolarmente registrato al catasto.
La planimetria - alla quale è dedicato un approfondimento di ottima qualità sul sito di Dove, agenzia immobiliare giovane e innovativa che si pone l'obiettivo di snellire e rendere economici i processi di compravendita immobiliare - non scade mai fino a quando non viene presentato un suo aggiornamento nelle banche dati dell'Agenzia delle Entrate.
Cosa è, invece, la visura catastale? Questo documento, come si può leggere sul sito dell'Agenzia delle Entrate, si contraddistingue per la presenza di informazioni identificative dell'immobile come il foglio, il mappale, il subalterno, il Comune e la provincia dove l'unità è ubicata. Da non dimenticare sono altresì le specifiche di classamento - tra cui la categoria catastale - e i dati anagrafici degli intestatari dell'immobile (sia le persone fisiche, sia quelle giuridiche). La visura può essere ordinaria o storica. La seconda tipologia di documento contiene i dati della visura ordinaria e i riferimenti storici degli immobili, tra cui i dati dei proprietari che nel corso degli anni si sono avvicendati.
Anche le modalità per ottenere i due documenti sono diverse. Nel caso della planimetria, il punto di riferimento è la banca dati del catasto, per la precisione il suo archivio anagrafico. Per ottenere la visura catastale, invece, bisogna rivolgersi allo sportello decentrato del catasto più vicino o all'Ufficio Provinciale del territorio in cui si trova l'immobile. Si può utilizzare la rete? Assolutamente sì! La visura catastale dell'immobile può infatti essere scaricata dal sito dell'Agenzia delle Entrate.
Entrambi i documenti sono necessari in fase di compravendita immobiliare. Ricordiamo per esempio che, ormai dal 2010, nei casi in cui si ravvisano difformità non lievi relative alla planimetria catastale non è possibile procedere alla vendita dell'immobile (a meno di non sanare le suddette difformità tramite variazioni commissionate a un tecnico).
La planimetria deve essere allegata al rogito ed è necessaria per rendere valido qualsiasi atto di trasferimento di proprietà immobiliari. Ricordiamo altresì il suo essere il punto di partenza per il calcolo della rendita catastale, ossia il reddito che viene attribuito dall'Agenzia delle Entrate agli immobili (ma anche ai terreni e ai fabbricati).
Concludiamo rammentando che, come stabilito dalla sentenza della Cassazione 21775/2019, in fase di atto di compravendita spetta al notaio fare la visura catastale. L'obbligo appena menzionato deve essere assolto anche nei casi in cui il trasferimento della proprietà avviene tramite scrittura privata autenticata.