Mancano i dati sui contagi e il piano vaccinale procede senza criteri: le organizzazioni sindacali chiedono chiarezza, avventato ripartire in presenza da lunediÌ
La riunione del âTavolo regionale per lâavvio dellâanno scolastico 2020/2021â, convocata dalla Direttrice dellâUSR Abruzzo su richiesta delle OO.SS. inviata 1 marzo, ha confermato le perplessitaÌ dei lavoratori della scuola abruzzese.
Avevamo chiesto di avere un quadro chiaro, corredato di dati sui contagi e della relazione del comitato tecnico scientifico regionale che ha portato alla sospensione delle attivitaÌ didattiche in Abruzzo in tutte le scuole (ad esclusione di quella dellâinfanzia) e di conoscere lo stato e le modalitaÌ organizzative (prioritaÌ, calendari, numero e composizione del personale interessato) della campagna di vaccinazione del personale scolastico in tutta la regione.Spiace rilevare peroÌ come la Regione ancora una volta non ci abbia fornito nessuna risposta concreta. Non sono stati forniti i dati dei contagi nelle scuole, nonostante un invito scritto rivolto ai responsabili dei dipartimenti di prevenzione delle ASL dallâAssessorato alla SanitaÌ della Regione Abruzzo - Servizio Prevenzione Sanitaria e Medicina Territoriale in data 11/02/2021 di fornirli direttamente alle OO.SS. Sulle vaccinazioni non si segue lâordine cronologico delle manifestazioni di interesse e non esiste un qualunque ordine di prioritaÌ (per istituzione scolastica, per etaÌ, per categorie di personale, in ordine alfabetico, ecc.).
Le organizzazioni sindacali avevano chiesto di procedere dando prioritaÌ ai lavoratori della scuola più esposti al rischio di contagio ovvero agli insegnanti di scuola dellâinfanzia, agli insegnanti di sostegno, i âfragiliâ e cosiÌ man mano per tutti coloro che sono costretti allâattivitaÌ in presenza e senza o con scarse precauzioni possibili, vista la necessitaÌ per lâattivitaÌ didattico-educativa di non poter rispettare le normali prescrizioni(distanziamento, mascherine, ecc.) in alcuni casi.
Nel momento in cui sono stati citati dati incoraggianti, come il raggiungimento del 60% nella campagna vaccinale per la scuola e la previsione di conclusione entro domenica salvo piccole residualitaÌ, immediatamente dopo si fornivano dati incongruenti come la capacitaÌ giornaliera di vaccinazioni per la scuola. Se ad oggi si eÌ raggiunto il 60%, la capacitaÌ giornaliera eÌ di circa 1000 vaccinazioni giornaliere in regione e si dovrebbe concludere domenica, ma con questi dati per il 14 marzo saremmo in realtaÌ a circa la metaÌ del personale scolastico abruzzese.
Allo stato attuale, le OO.SS hanno manifestato serie perplessitaÌ sulla possibilitaÌ di riaprire tutte le scuole in sicurezza a partire da lunediÌ 15, e di mantenere aperte le scuole dellâinfanzia. Sarebbe necessario completare effettivamente la campagna vaccinale per tutto il personale scolastico, fare i dovuti screening sugli studenti, rinforzare i tracciamenti, prevedere presidi sanitari e tamponi rapidi nelle scuole, dotare il personale di DPI adeguati (mascherine FFP2), di conseguenza riaprire gli Istituti con una maggiore sicurezza. Inoltre, considerato il contesto epidemiologico, occorrerebbe limitare al massimo la presenza dei docenti nelle scuole, in particolar modo per quelli che lavorano in DAD, e di evitare gli spostamenti degli studenti che provengono da zone ârosseâ o con alto numero di contagi.
LâAssessore VeriÌ, in conclusione dellâincontro ha assicurato che si faraÌ portavoce delle criticitaÌ sollevate dalle OO.SS in occasione della riunione dellâUnitaÌ di crisi regionale che venerdiÌ dovraÌ stabilire se davvero tutte le scuole dovranno riaprire in presenza lunediÌ 15 marzo, come previsto dallâOrdinanza n.13 del 15 marzo 2021.
A nostro, avviso, lo ribadiamo, nel contesto attuale, mancano in tutta la regione e per tutti i gradi dâistruzione (compresa la scuola dellâInfanzia) presupposti per poter lavorare e studiare in sicurezza. Riaprire tutto in maniera affrettata, senza aver risolto le criticitaÌ evidenziate, rischia di far precipitare nuovamente la situazione e dover poi richiudere, in un meccanismo che non giova a nessuno: studenti, lavoratori e famiglie.
FLC CGIL - CISL Scuola - UIL Scuola RUA - SNALS Confsal - FGU GILDA INS