Da alcuni giorni le forze dellâordine erano sulle tracce di un uomo, segnalato da diverse ragazze, che si aggirava nei pressi dellâUniversità âG. DâAnnunzioâ a Chieti Scalo, masturbandosi in pieno giorno e non curante della presenza dei passanti. Questa mattina lâennesima chiamata, questa volta di una studentessa universitaria fuori sede, ha fatto scattare lâintervento dei Carabinieri. La giovane, al telefono con un operatore del 112, ha chiesto aiuto perché un uomo, che già la notte precedente lâaveva importunata, si era presentato davanti la porta della sua abitazione, che condivide con unâaltra studentessa, bussando insistentemente e chiedendo di entrare in casa.
Ovviamente le ragazze, terrorizzate, non avevano aperto, anche perché in piena notte una delle due era stata fermata da questo signore con una scusa, le si era denudato davanti e mentre âsi toccavaâ le parti intime le aveva chiesto insistentemente di entrare a casa. Fortunatamente la studentessa era riuscita ad allontanarsi e rientrare nellâabitazione. Ma lâuomo però, questa mattina, avendo ormai individuato lâappartamento delle due ragazze, si è ripresentato. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Chieti sono arrivati poco dopo che un passante, chiamato dalle ragazze, aveva messo in fuga il molestatore.
Gli uomini dellâArma sono però rimasti in zona, anche in virtuâ delle diverse segnalazioni pervenute nei giorni precedenti. Qualche minuto dopo le ragazze hanno chiamato nuovamente il 112 dicendo di aver individuato lâuomo, poi risultato un pescarese di 63 anni con problemi psichici, che tranquillamente si era seduto al tavolino della biblioteca universitaria, dove effettivamente in breve tempo la gazzella dellâArma lo ha rintracciato, conducendolo in caserma.
Il pm Giuseppe Falasca ne ha disposto lâarresto per atti persecutori e violazione di domicilio, disponendo la sua traduzione presso la struttura di Ripa Teatina dove attualmente vive, e dove ora rimarrà in regime di arresti domiciliari.