Nick Mason ammalia la Civitella con la sua super band che omaggia i primi Pink Floyd

Il batterista dello storico gruppo britannico ha aperto ieri sera il Chieti Summer Festival, che proseguirà il 12 luglio con Ben Harper

Redazione
09/07/2019
Arte
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Nick Mason ha ammaliato ieri sera la Civitella con la sua super band che ha omaggiato i primi Pink Floyd, per la precisione i brani della formazione britannica che vanno dal 1967 al 1972. Un viaggio musicale che inizia con i due album in cui era presente il compianto Syd Barrett e si ferma appena prima quel disco di grande successo che consacrò definitivamente i Floyd come gruppo seminale del rock: "The dark side of the moon".

Tante le gemme psichedeliche che il pubblico del Chieti Summer Festival ha potuto apprezzare o, in taluni casi, riscoprire: "Interstellar Overdrive", "Astronomy Domine", "Fearless" (con tanto di cori dei tifosi dell'Everton, com'è possibile ascoltare anche nella versione originale), "Arnold Layne" e il bel medley tra "If" e la suite di "Atom heart mother". Pregevoli altresì "Set the Controls for the Heart of the Sun" (arricchita dall'immancabile gong), "See Emily Play", "Bike" e "One of These Days", sulla quale il pubblico esplode e si riversa sotto palco prima dell'attesissimo bis.

Nick, da perfetto gentleman inglese, è elegante e moderato ma non manca di fare battute: "Non siamo gli Australian Pink Floyd", dice scherzosamente nel salutare il pubblico a inizio serata. Poi si fa serio quando ricorda Barrett precisando che "senza di lui i Pink Floyd non sarebbero mai esistiti". Gli spettatori approvano rispondendo con un lungo applauso.

Sul palco gli fanno da comprimari musicisti di prima scelta. Il tastierista Dom Beken fa il proprio dovere ma una menzione d'onore, oltre al bravo chitarrista Lee Harris, la merita il suo collega Gary Kemp, componente storico degli Spandau Ballet: vederlo in una veste più rock, nella quale tra l'altro era perfettamente a suo agio, è stata la vera sorpresa della serata. Di fatto Kemp è tra quelli che catturano di più l'attenzione, complici anche le buone performances alla voce, e i suoi duetti con il bassista Guy Pratt (collaboratore storico dei Pink Floyd a partire dal 1987) fanno quasi dimenticare, talvolta, che dietro le pelli sieda il vero padrone di casa.

Mason, infatti, ben lontano dallo stereotipo della star, resta defilato e "si limita" a suonare (bene) le sue parti di batteria, prendendo il microfono solo di tanto in tanto per qualche breve intervento. Alla fine una delle cose più belle di questo tour è, come ricorda Kemp, il fatto che il buon Nick sia tornato a esibirsi dal vivo dopo molto tempo. E vederlo nuovamente al suo posto, oltretutto in salute, è stato sicuramente uno dei regali più belli che questo pacato 75enne potesse farci. Il Chieti Summer Festival proseguirà il 12 luglio con Ben Harper.

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