Dal sogno di un rally quasi senza fine, alla dura realtà. Possiamo descriverlo così l'andamento del Bitcoin che, dopo aver sfiorato quota 20.000 nei confronti del dollaro, si è quasi dimezzato toccando un minimo in area 10.800 in data venerdì 22 dicembre del 2017. Ed allora, come affermano i detrattori della criptovaluta, Il bitcoin è una truffa?
Ebbene, è sbagliato parlare di Bitcoin come di una truffa, mentre invece è giusto ricordare, proprio ora che le quotazioni della criptovaluta sono in caduta libera, che quello delle monete virtuali è un mondo che, per fare trading online, può regalare grosse soddisfazioni ma anche delusioni accompagnate da perdite anche ingenti.
Investire in Bitcoin, cosa fare adesso dopo il crollo delle quotazioni?
A questo punto chi possiede Bitcoin, ma anche coloro che magari intendono acquistarli, si chiedono cosa stia succedendo e se magari con il crollo dei prezzi non sia il caso di entrare massicciamente in acquisto sulla criptovaluta. Essendo i prezzi del Bitcoin, e delle altre criptovalute, non collegati ad un'attività finanziaria sottostante, ne consegue che la quotazione di mercato è solo il frutto dell'opposizione tra la domanda e l'offerta.
Quindi non c'è certezza sul fatto che le quotazioni attuali del Bitcoin siano buone per comprarlo in quanto i prezzi potrebbero tornare rapidamente sui massimi storici come perdere anche qualche altro migliaio di dollari nel giro di poche ore. Molti dei detrattori del Bitcoin e delle altre criptovalute, non a caso, affermano che chi investe in Bitcoin, Ethereum, Ripple, Litecoin e nelle altre monete virtuali deve essere sempre pronto a perdere tutto in quanto, in linea teorica, le quotazioni potrebbero prendere la strada della discesa verticale fino ad azzerarsi.
Hard forkBitcoin, i sostenitori di SegWit2X ci riprovano con la scissione
Il crollo del Bitcoin in appena quattro giorni può avere tante spiegazioni a partire da quella per cui tanti di coloro che hanno acquistato la criptovaluta all'inizio del 2017 hanno ora deciso di incassare portandosi a casa guadagni a tre cifre. Inoltre, c'è anche da dire che la quotazione dei futures sul Bitcoin al Cboe ed al CME di Chicago permette anche ai grandi investitori di aprire agevolmente grosse posizioni short, ovverosia al ribasso sulla criptovaluta che nei prossimi giorni, tra l'altro, potrebbe dividersi in due attraverso la cosiddetta hard fork che non è altro che un'operazione di scissione.
Sono infatti tornate alte le pressioni da parte dei sostenitori di SegWit2X che puntano alla creazione di una nuova blockchain che garantisca transazioni non solo più veloci, ma anche più economiche. Per chi non lo sapesse SegWit2x, che è l'evoluzione di SegWit, non è altro che un progetto finalizzato alla nascita di un nuovo protocollo per la creazione di blocchi per la blockchain del Bitcoin. Sebbene SegWit2x non sia la soluzione definitiva, ma una sorta di una misura tampone, con la scissione si risolverebbero almeno temporaneamente i problemi attuali del Bitcoin che sono caratterizzati dal basso numero di transazioni che è in grado di gestire la rete su cui si basa la criptovaluta.