Aveva tentato di uccidere lo zio, condannato a 14 anni

Per un giovane anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Annunciato ricorso in Appello

Redazione
07/09/2017
Cronaca
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Il Tribunale di Chieti ha condannato a 14 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici un giovane che e' stato riconosciuto colpevole di tentato omicidio, porto abusivo di coltello e minaccia grave. Il pm Giancarlo Ciani aveva chiesto 13 anni. Con il giovane fini' sotto inchiesta anche il padre con cui, secondo l'accusa, il giovane avrebbe agito in concorso e con premeditazione, ma la posizione dell'uomo, a causa di un difetto di notifica, deve essere ancora vagliata dal giudice per l'udienza preliminare.

Il fatto si era verificato in un'abitazione di Poggiofiorito nel pomeriggio del 2 novembre 2015: un 51enne era appena uscito di casa per prendere alcuni pezzi di legna quando, secondo l'accusa, venne aggredito alle spalle da padre e figlio, armati entrambi, di coltello, i quali lo ferirono alla nuca, al torace, all'addome e a una mano provocandogli lesioni guaribili in oltre venti giorni.

Alla base del gesto ci sarebbero vecchie ruggini familiari: sentito in dibattimento, il padre ha sostenuto che il figlio e' estraneo alla vicenda mentre e' stato lui ad avere un breve colluttazione con il 51enne (suo cognato), che gli sarebbe andato incontro impugnando un coltello. L'avvocato Innaurato ha annunciato ricorso in Appello.

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