Dopo lâinteressamento da parte della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee del MIBACT, anche lâarchitetto professor Paolo Portoghesi ha aderito allâappello di Italia Nostra, sezioni di Chieti e Pescara, per la salvaguardia di palazzo Sirena a Francavilla al Mare, in vista di un suo restauro ed adeguamento, e suggerisce oculati interventi volti a consentirgli di svolgere, in termini contemporanei, il ruolo di centro dâaggregazione e produzione culturale che storicamente ha sempre svolto.
Paolo Portoghesi è uno dei massimi studiosi dellâarchitettura italiana; notissime sono le sue opere sul Barocco e gli album sullâarchitettura del Novecento. Come progettista si segnala per numerose importanti opere tra cui la grande moschea di Roma. Eâ stato Preside del Politecnico di Milano e professore ordinario alla Sapienza di Roma, dove oggi ancora insegna come professore emerito.
Paolo Portoghesi, curatore di una memorabile edizione della Biennale di Venezia, conosce bene Francavilla per essersene occupato negli anni â90 con una proposta di riqualificazione urbana a cui lo aveva chiamato lâAmministrazione comunale dellâepoca; egli definisce il palazzo Sirena, con la chiesa di san Franco di Ludovico Quaroni (suo collega di Facoltà ), uno dei capisaldi per il ridisegno di quella città di mare.
âCogliamo lâoccasione â scrive in una nota Italia Nostra â per mettere in evidenza che la reazione del Sindaco Luciani alle recenti adesioni allâappello da parte dellâarch. Massimiliano Fuksas e di Vittorio Sgarbi (che si aggiungono alle centinaia di personalità altrettanto accreditate nel loro campo ma, evidentemente, a lui sconosciute) contiene una notizia degna di ogni rilievo: infatti il sindaco, nel chiedere a Fuksas un progetto gratuito entro il mese dâagosto (!) dichiara che, avendone la disponibilità , procederebbe al recupero del fabbricato in luogo della demolizione.
Con ciò il Sindaco dichiara tre cose:
- che lâedificio, con un buon progetto merita di essere salvato; contraddice così ogni sua dichiarazione e gli opuscoli propagandistici prodotti per giustificarne lâabbattimento.
- che con un progetto si possono evidenziare le potenzialità attuali dellâedificio. Ricordiamo a lui ed allâopinione pubblica che di progetti ne ha a disposizione un paio, da egli stesso lodati pubblicamente, che possono costituire una base conoscitiva, ma che sono stati volutamente ignorati.
- che il principale requisito del progetto dovrebbe essere la gratuità .
Naturalmente Fuksas può rispondere come vuole, dallâaccettazione al dileggio rispetto a simili affermazioni, ma noi non ci mettiamo al servizio di una simile inopportuna querelle. Dispiace che il Sindaco incoraggi la tendenza imperante a sottovalutare il lavoro, fino a considerarlo merce promozionale e non il compenso di prestazioni qualificate e verificabili. Anche su tale aspetto, comunque, il Sindaco si contraddice, avendo previsto e messo in bilancio i compensi per i tecnici della demolizione programmata. Ma forse lui pensa che si debba ricompensare solo chi sfasciaâ.