Tufillo, 20 luglio 2013. Il Corpo Forestale dello Stato ha sottoposto a sequestro preventivo, successivamente convalidato dal GIP del Tribunale di Vasto, unâarea adiacente la strada di collegamento alla Fondovalle Trigno, in località Piana delle fave del Comune di Tufillo, su cui erano stati abbandonati rifiuti speciali non pericolosi, prodotti da unâattività di costruzione e demolizione edilizia.
Lâattività investigativa è stata intrapresa dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Gissi a seguito di segnalazione da parte del proprietario del terreno utilizzato per l'illecito deposito. Attraverso la comparazione tra il materiale adoperato nei cantieri edili attivi nella zona e la tipologia di rifiuti abbandonati nellâarea sequestrata, il personale forestale è giunto allâidentificazione del responsabile: un imprenditore edile vastese è stato deferito allâAutorità Giudiziaria per il reato, previsto dal Codice dellâAmbiente, di âattività di gestione di rifiuti non autorizzataâ.
Lâincremento di depositi incontrollati e di abbandoni di rifiuti derivanti da attività edilizie lungo il ciglio delle strade e nelle campagne è un fenomeno particolarmente evidente, spesso dovuto allâincuria o alla poca lungimiranza di alcuni addetti al settore. La gestione dei materiali di scarto derivanti dalle attività edilizie, in realtà , è disciplinata da poche ma essenziali regole, la cui applicazione costituisce la base per una corretta attività di recupero e smaltimento, con rilevanti benefici per la tutela dellâambiente e del territorio. Il conferimento dei rifiuti da costruzione e demolizione agli appositi impianti di trattamento comporta, inoltre, un interessante ritorno economico ed occupazionale, grazie al riciclaggio del materiale; lâattuazione di questo ciclo virtuoso permette sia di ridurre notevolmente la quantità di scarti da avviare in discarica, sia di recuperare materia prima per lâallestimento di nuovi prodotti da immettere nel mercato edile.