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No alla demolizione del Palazzo Sirena di Francavilla, aderiscono Fuksas e Sgarbi

L’architetto di fama internazionale e il noto critico d’arte sottoscrivono l’appello rivolto alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Abruzzo e al MIBACT

Redazione
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In risposta alla notizia pubblicata  da “il Centro” in data 21 luglio, con la quale si annuncia la ferma ed irremovibile volontà del sindaco Luciani di procedere all’abbattimento del Palazzo Sirena, intervengono ora anche due personaggi di altissimo livello culturale, oltre che di indiscussa competenza tecnico-scientifica per associarsi alle migliaia di cittadini di ogni parte d’Italia e di personalità del mondo accademico, nel dare sostegno e forza al pacato, ma altrettanto deciso, appello per bloccare un’inutile ed inopportuna demolizione.

Prima l’architetto Fuksas e ieri anche il prof. Sgarbi dichiarano la loro totale opposizione ad un disegno politico che in luogo di un palazzo che conserva la memoria storica, culturale, sociale ed etno-antropologica della ridente cittadina rivierasca e che non abbisogna di grandi opere di ristrutturazione per potere ritornare  agli antichi splendori (vi si tenevano spettacoli teatrali, concerti musicali, mostre, convegni internazionali, feste da ballo in terrazza) svolgendo un ruolo di aggregazione proprio nel cuore della città, mira solo ad allargare una preesistente piazza nella quale organizzare  chissà quali grandi adunate.

Il Comitato “Risorgi Sirena” di Francavilla al Mare, sostenuto da altre Associazioni, prima delle quali Italia Nostra, rivolge oltre che un caldo e pressante invito alla competente Soprintendenza ed al Segretariato regionale del MIBACT, richiedendo anche l’attenzione dello stesso Ministero, affinché, ormai scaduti i termini di legge, non tardino ulteriormente a comunicare l’apposizione  del vincolo richiesto per la conservazione di un bene di interesse e valore etno-antropologico. Nel contempo invita il sindaco Luciani e tutta l’Amministrazione comunale francavillese ad un ripensamento sulle precedenti decisioni, che sicuramente andrà a loro merito ed a vantaggio delle aspettative di tutta la comunità, non solo abruzzese.

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