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Al primo posto l'interesse e i diritti dei più piccoli

La Camera Minorile d'Abruzzo riflette su vari aspetti in occasione della Giornata mondiale dell'Infanzia

redazione
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Tutti i bambini e tutte le bambine del mondo sono titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Questo principio è contenuto nella Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvata il 20 novembre 1989, e ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n.176. 

Dal 1989 ad oggi la Convenzione è stata ratificata in 196 Stati che si sono impegnati nel rispetto dei diritti in essa riconosciuti. 

La Camera Minorile d’Abruzzo, in occasione del trentennale che si celebra con la Giornata mondiale dell’Infanzia, “desidera invitare ad una riflessione sulla garanzia di applicazione dei principi appena enunciati”.

“Un monito - spiega il presidente della Camera, l’avvocato aquilano Carla Lettere -, rivolto alle Istituzioni affinché possano riflettere sull’importanza di garantire l’applicazione dei diritti dei minori, nei tempi di crescita che sono propri delle bambine e dei bambini”. 

L’avvocato Lettere sottolinea che “comprendere che se un/a minore sta aspettando di rientrare nella propria casa dalla propria famiglia, di poter abbracciare una nuova famiglia, rivedere i propri nonni, la propria mamma o il proprio papà, rischia di vedere sacrificata la propria infanzia poiché la burocrazia del mondo degli adulti non è quasi mai compatibile con i tempi di comprensione e crescita”. 

“Il tempo di attesa - continua - è un non tempo, è come restare in apnea, senza respiro, senza pensiero solo in attesa. Le ferite dell’anima delle bambine e dei bambini, inferte dai conflitti familiari quotidiani restano e diventano cicatrici che porteranno dentro da adulti. Ferite doloranti che creeranno nell’adulto la paura per le emozioni, paura di amare per non soffrire del tradimento, paura di affezionarsi per paura di rivivere l’abbandono. Pertanto, il primo diritto da garantire è il tempo all’integrità dell’infanzia affinché anche il dilatarsi del tempo, nell’attesa di tutela non diventi una ulteriore ferita”, conclude il presidente della camera minorile d’Abruzzo. 

La convenzione si compone di 54 articoli e di 3 protocolli opzionali che riguardano i bambini in guerra, lo sfruttamento sessuale e le procedure di reclamo.

Quattro i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:

Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.

Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.

Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.

Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

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